Alias
Patricio Guzmán, la Cordillera è testimone
Intervista Dopo il colpo di stato il regista non tornò più a vivere in Cile, ma ha dedicato tutta la sua carriera al suo Paese
Intervista Dopo il colpo di stato il regista non tornò più a vivere in Cile, ma ha dedicato tutta la sua carriera al suo Paese
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 12 giugno 2021
Le Ande viste da Santiago sono impressionanti, compaiono all’improvviso quando si abbassa lo smog verso sera e superano con il loro color viola in altezza i grattacieli della città, uno spettacolo abbagliante, almeno per il viaggiatore. Infatti gli abitanti di Santiago non se ne accorgono, gli voltano le spalle, dice Patricio Guzmán in La Cordillera de los sueños, non si accorgono delle montagne che li separano dal resto del mondo. Neanche Guzmán ci faceva caso quando era ragazzo («la mia generazione era impegnata a cambiare il mondo, non era interessata alle Ande, non erano rivoluzionarie»). Come in tanti altri paesi...