Politica
Patti, desistenze e assessori: la via Pd-M5S alle regionali
Franceschini indica la strada, Zingaretti aderisce e Di Maio non chiude: «Alleanze? ora altre priorità». Da ottobre a maggio nove governatori in palio, cominciando con l'Umbria. La minaccia di Salvini: «Vinciamo tutto». Ma anche i malumori tra i dem. Orfini: «I grillini non sono una costola della sinistra»
Luigi Di Maio e Dario Franceschini – Lapresse
Franceschini indica la strada, Zingaretti aderisce e Di Maio non chiude: «Alleanze? ora altre priorità». Da ottobre a maggio nove governatori in palio, cominciando con l'Umbria. La minaccia di Salvini: «Vinciamo tutto». Ma anche i malumori tra i dem. Orfini: «I grillini non sono una costola della sinistra»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 settembre 2019
È di nuovo Dario Franceschini a tracciare la rotta del Pd, proponendo (in un’intervista a Repubblica) alleanze tra i democratici e i 5 Stelle in tutte le regioni che stanno per andare al voto. Sono nove, la prima tra poco più di un mese (Umbria il 27 ottobre), le seconde tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020 (Emilia Romagna e Calabria), altre sei (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia) nella prossima primavera. Zingaretti immediatamente raccoglie: «Idea corretta, bisogna rispettare le realtà locali ma se governiamo l’Italia con un programma chiaro, perché non provare ad aprire un processo anche...