Internazionale
Per Assad e Rojava Afrin è la via d’uscita
Siria L’intervento di Damasco contro Ankara sembra aprire al riconoscimento dell’autogestione curda. Con la benedizione russa. Erdogan fa la voce grossa ma potrebbe approffittarne per ritirarsi salvando la faccia. A Ghouta est altro giorno di morte, sotto le bombe del governo e i mortai dei qaedisti
Bambini feriti dopo un raid nel sobborgo siriano di Ghouta est a Damasco – Ap
Siria L’intervento di Damasco contro Ankara sembra aprire al riconoscimento dell’autogestione curda. Con la benedizione russa. Erdogan fa la voce grossa ma potrebbe approffittarne per ritirarsi salvando la faccia. A Ghouta est altro giorno di morte, sotto le bombe del governo e i mortai dei qaedisti
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 22 febbraio 2018
Non è fluido solo il quadro militare dopo l’arrivo l’altro giorno di combattenti filogovernativi siriani delle Ndf a sostegno delle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) – dal 20 gennaio sotto attacco delle forze armate turche entrate in territorio siriano –, successivamente arretrati a Nubl, ad una decina di chilometri a sud-est, dopo i colpi di avvertimento sparati dall’artiglieria turca. Anche dal punto di vista politico troppe cose restano avvolte nel fumo degli interessi divergenti, e talvolta convergenti, degli attori protagonisti da anni sulla scena siriana. Nuri Mahmud, portavoce delle Ypg, insiste che i combattenti filo-Damasco e, in seguito,...