Internazionale

Per la procura di Torino le Ypg non hanno sconfitto l’Isis

Italia/Siria Udienza sulla sorveglianza speciale contro cinque ex combattenti italiani, per la pm Pedrotta andati in Siria solo per imparare a usare le armi e fare la rivoluzione in Italia. I giudici: decisione entro 90 giorni. Davide Grasso: non vogliono decidere subito per il cordoglio collettivo per Orso

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 marzo 2019
«Rivoluzionari pericolosi». Così ieri la pm Manuela Pedrotta ha pensato di motivare di fronte ai giudici del tribunale di Torino la richiesta della procura di imporre la sorveglianza speciale a cinque torinesi, ex combattenti delle Ypg, le unità di difesa curde siriane. «Non credo – ha detto – che siano andati in Siria per salvare la nostra società da una minaccia terroristica. Uno di loro ha scritto che “dopo l’Isis il nemico numero uno è la società capitalista”. Loro vogliono continuare la lotta in Italia». Siamo oltre quanto immaginato: la procura torinese – come annunciato da fatti e dichiarazioni –...

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