Internazionale
Per Trump è «ovvio» consegnare Gerusalemme a Israele
Israele/Palestina Il presidente Usa ha mantenuto la promessa fatta a Israele. «Usa non più mediatori, Gerusalemme sarà la capitale eterna della Palestina» gli risponde Abu Mazen. Ondata di condanne e proteste da ogni angolo del mondo per un passo che rischia di far sprofondare il Medio oriente oltre a negare i diritti dei palestinesi
La protesta palestinese ieri a Ramallah – Ap
Israele/Palestina Il presidente Usa ha mantenuto la promessa fatta a Israele. «Usa non più mediatori, Gerusalemme sarà la capitale eterna della Palestina» gli risponde Abu Mazen. Ondata di condanne e proteste da ogni angolo del mondo per un passo che rischia di far sprofondare il Medio oriente oltre a negare i diritti dei palestinesi
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 dicembre 2017
Michele GiorgioGERUSALEMME
Nel settembre del 2000 fu una “passeggiata”, quella dell’ex premier israeliano Ariel Sharon sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, ad innescare la seconda Intifada palestinese e a segnare il destino della pace di Oslo firmata nel 1993 da Israele e l’Olp. Diciassette anni dopo un’altra “passeggiata”, quella di Donald Trump sul diritto internazionale e sulla risoluzione 181 dell’Onu, ha deciso il destino di Gerusalemme. Il riconoscimento esplicito che Trump ha fatto di Gerusalemme capitale di Israele incide sulla pietra il futuro della città, offerta su di un piatto d’argento a Israele. Per la Casa Bianca la sovranità sulla città delle...