Internazionale
Per un «like» pro-curdi carcere fino a 3 anni
Rischiano fino a tre anni di reclusione i giornalisti Ömer Çelik, A.Vahap Tas, Çagdas Kaplan, Selman Çiçek, Hamza Gündüz, Inan Kızılkaya e Kemal Sancılı, accusati di «aver preso di mira […]
Rischiano fino a tre anni di reclusione i giornalisti Ömer Çelik, A.Vahap Tas, Çagdas Kaplan, Selman Çiçek, Hamza Gündüz, Inan Kızılkaya e Kemal Sancılı, accusati di «aver preso di mira […]
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 4 ottobre 2019
Rischiano fino a tre anni di reclusione i giornalisti Ömer Çelik, A.Vahap Tas, Çagdas Kaplan, Selman Çiçek, Hamza Gündüz, Inan Kızılkaya e Kemal Sancılı, accusati di «aver preso di mira un funzionario che combatte il terrore». I sette giornalisti avevano condiviso sui social un rapporto dell’ormai defunta agenzia di stampa pro-curda Dicle, in cui si bersagliava Musa Çitil, che ha servito come vice comandante della gendarmeria nella regione sud-orientale del Paese, nel 2015, durante il culmine del conflitto tra le forze armate turche (Tsk) e i militanti curdi legati al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) che avevano dichiarato l’autonomia...