Internazionale
Perché gli israeliani hanno paura del cessate il fuoco
Verso Rafah Anche gli oppositori di Netanyahu, politici e cittadini, sono convinti della necessità di proseguire la guerra. Oltre al trauma del 7 ottobre c'è un'altra spiegazione: l'incapacità di accettare che il solo modo per gli ebrei di vivere in sicurezza è attraverso un compromesso politico che rispetti i diritti dei palestinesi
Gerusalemme, alla Marcia per la vittoria dell’8 febbraio scorso
Verso Rafah Anche gli oppositori di Netanyahu, politici e cittadini, sono convinti della necessità di proseguire la guerra. Oltre al trauma del 7 ottobre c'è un'altra spiegazione: l'incapacità di accettare che il solo modo per gli ebrei di vivere in sicurezza è attraverso un compromesso politico che rispetti i diritti dei palestinesi
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 13 aprile 2024
La decisione statunitense di non porre il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza – la prima volta dall’inizio della guerra, permettendo a una simile risoluzione di passare – ha prodotto ondate di choc in Israele. La conseguente cancellazione da parte di Benyamin Netanyahu dell’incontro pianificato con l’amministrazione Biden a Washington non ha fatto che amplificare l’impressione che Israele sia stato isolato nell’area internazionale e che il primo ministro abbia messo a repentaglio il più importante asset del paese: la sua alleanza con gli Stati uniti. EPPURE, sebbene sia diffusa...