Internazionale
Pestaggi, abusi e umiliazioni: è la caserma-Gerusalemme
Palestina La città vive in sospeso, la porta di Damasco si svuota. La paura avvolge le comunità palestinesi colpite da arresti all'alba, minacce dei coloni, controlli violenti sui più giovani, detenzioni per un post su Facebook. E alla fine gli arrestati finiscono tutti ad Al-Moscobiyeh, il carcere più temuto: «Ne hanno messi trenta per cella»
Polizia israeliana alla Porta di Damasco, Gerusalemme – Ap/Mahmoud Illean
Palestina La città vive in sospeso, la porta di Damasco si svuota. La paura avvolge le comunità palestinesi colpite da arresti all'alba, minacce dei coloni, controlli violenti sui più giovani, detenzioni per un post su Facebook. E alla fine gli arrestati finiscono tutti ad Al-Moscobiyeh, il carcere più temuto: «Ne hanno messi trenta per cella»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 26 ottobre 2023
Chiara CruciatiGERUSALEMME
A metà mattina la Porta di Damasco è vuota. Non ci sono le anziane sedute a terra con di fronte un telo pieno di frutta da vendere ai passanti. Non ci sono i passanti. Sulle gradinate non è seduto nessuno. Un gruppo di soldati è fermo sotto il grande arco che conduce alla Città Vecchia di Gerusalemme. Quando si avvicinano dei giovani palestinesi, li bloccano, li perquisiscono braccia al muro, poi decidono se lasciarli passare o mandarli via. IL LUOGO più vivo della Gerusalemme palestinese è sospeso in una bolla. Lo spazio vissuto da persone di ogni provenienza e identità,...