Cultura
Petrarca, il solitario
Un vagabondaggio fra Italia e Francia insieme allo scrittore che indicò la solitudine come condizione primaria per l'attività poetica e letteraria. Così viaggiò «di selva in selva», sperimentando anche l'amore come frattura dalla vita reale
Laura e Petrarca, un affresco nella sua casa di Arquà
Un vagabondaggio fra Italia e Francia insieme allo scrittore che indicò la solitudine come condizione primaria per l'attività poetica e letteraria. Così viaggiò «di selva in selva», sperimentando anche l'amore come frattura dalla vita reale
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 marzo 2014
«Quello che viene proposto è, se si vuole, un ritratto; ma questo ritratto non è psicologico, bensì strutturale: esso presenta una collocazione della parola: la collocazione di qualcuno che parla dentro di sé, amorosamente, di fronte all’altro (l’oggetto amato), il quale invece non parla (…). Il discorso amoroso è oggi d’una estrema solitudine. (…) Quando un discorso viene, dalla sua propria forza, trascinato in questo modo nella deriva dell’inattuale, espulso da ogni forma di gregarietà, non gli resta altro che essere il luogo, non importa quanto esiguo, di un’affermazione». In Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (1977), riflessione...