Cultura

Philip Roth, le ossessioni che fecero grande uno scrittore per sempre nel canone

Philip Roth, le ossessioni che fecero grande uno scrittore per sempre nel canonePhilip Roth

Protagonisti È morto a 85 anni per insufficienza cardiaca. Da sei aveva annunciato il suo addio alla letteratura. Figlio di immigrati galiziani di origine ebraica, era nato nel 1933 a Newark, luogo elettivo del suo sarcasmo

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 maggio 2018
Se si vuole sintetizzare in una circostanza specifica la prodigiosa carriera di Philip Roth, è probabile che la si debba individuare nell’assegnazione del premio Pulitzer per la narrativa del 1998. I giurati si trovarono a dover scegliere tra quelli che rimangono forse, nella memoria collettiva, i due più grandi romanzi americani degli ultimi vent’anni. A vincere fu Roth, con Pastorale Americana, mentre il grande sconfitto fu Underworld, di Don DeLillo. Prescindendo da qualunque valutazione di ordine qualitativo – probabilmente inutile, di fronte a opere di questa portata – il successo di Roth ha tanto più oggi il valore di un...

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