Politica
Piantedosi sui Cpr inumani: «Vandalizzati dai migranti»
Il ministro dell’Interno nega la realtà dei centri. E difende la Libia come «porto sicuro». Le identificazioni durante il ricordo di Navalny «non comprimono la libertà»
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi – LaPresse
Il ministro dell’Interno nega la realtà dei centri. E difende la Libia come «porto sicuro». Le identificazioni durante il ricordo di Navalny «non comprimono la libertà»
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 20 febbraio 2024
Alessandro BragaMILANO
Non sono tanto le parole che ha detto (di per sé già aberranti), quanto il modo in cui le ha dette. Con freddezza, cinismo e distacco. Come se non stesse parlando di persone umane, ma di oggetti. Sguardo fisso, nessun tentennamento né pause dubitative. Non che sia una novità per uno che, un anno fa, con i corpi dei migranti morti nel naufragio di Cutro ancora ammassati nel paesino calabro, diceva che «la disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli». E del resto è lo stesso che, nel novembre del...