Politica

Pomigliano, il ciclone Di Maio sulle ceneri della Fiat

Pomigliano, il ciclone Di Maio sulle ceneri della FiatOperai Fiat nello stabilimento Giambattista Vico; sotto – LaPresse

Nella città operaia Percentuali bulgare per i 5 Stelle che arrivano al 64,47%. Al voto gli operai dello stabilimento Gianbattista Vico ci sono arrivati con dieci giorni di stop per il calo degli ordinativi tra gennaio e febbraio. E ancora otto giorni di fermo a marzo. Nessuno di loro sa cosa produrrà l’anno venturo, visto che la Panda torna in Polonia e Marchionne si rifiuta di rivelare i piani dell’azienda fino a giugno

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 marzo 2018
Adriana PollicePOMIGLIANO D'ARCO
Che a Pomigliano vincessero i 5S è stato chiaro a tutti fin dalla vigilia del voto. La città di Luigi Di Maio ha scelto in massa i pentastellati: 14.366 voti, il 64,47% dei suffragi. A Forza Italia la miseria di 2.535 voti (11,37%), una percentuali quasi identica a quella del Pd (11,43%). La Lega ha fatto appena segnare l’esistenza in vita con l’1,49%. Malissimo Leu, poco sopra Salvini, con l’1,99%. Nel 2008 il Pd esordiva sulla scena come il partito a vocazione maggioritaria immaginato da Veltroni raccogliendo a Pomigliano il 35,3% dei voti, 40,8% in coalizione con l’Idv. Sinistra arcobaleno...

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