Italia
Ponte Galeria, aprite quella gabbia
Storie Nuova gestione, vecchi vizi. Il Centro di identificazione ed espulsione nei pressi di Roma torna a essere vietato agli sguardi "indiscreti" di chi denuncia l’arbitrio di queste enormi prigioni per migranti
Il Cie di Ponte Galeria – Stefano Montesi
Storie Nuova gestione, vecchi vizi. Il Centro di identificazione ed espulsione nei pressi di Roma torna a essere vietato agli sguardi "indiscreti" di chi denuncia l’arbitrio di queste enormi prigioni per migranti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 23 dicembre 2014
Svariati giorni prima del 19 dicembre scorso avevamo chiesto di far parte della delegazione che avrebbe accompagnato nella visita al Cie di Ponte Galeria, vicino Roma, l’europarlamentare Barbara Spinelli (L’Altra Europa con Tsipras), in missione ufficiale. Fra noi c’era chi nel 1999 aveva cercato invano di far luce sul caso di un recluso: Mohamed Ben Said, morto la notte di Natale di quell’anno, la mandibola fratturata, forse imbottito di psicofarmaci, comunque “soccorso” quand’era già cadavere. Fin dal 1998, quando furono istituiti dalla legge Turco-Napolitano col nome di Cpt, ne denunciamo l’arbitrio e l’irriformabilità; e a questo scopo negli anni recenti...