Visioni
Pop e politico il mio «Black Panther» sul presente
Cinema Parlano il regista Ryan Coogler e i protagonisti del film, diciottesimo della saga Marvel e primo incentrato sulle avventure di un supereroe nero
Cinema Parlano il regista Ryan Coogler e i protagonisti del film, diciottesimo della saga Marvel e primo incentrato sulle avventure di un supereroe nero
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 9 febbraio 2018
Luca Celada LOS ANGELES
Ryan Coogler definisce Black Panther, un blockbuster da 110 milioni di dollari, il suo film «più personale». Il diciottesimo film dell’universo Marvel è l’adattamento del fumetto di Stan Lee e Jack Kirby che nel 1966 introduceva il primo personaggio nero del pantheon supereroico. La storia attingeva dal fermento politico e dall’ala panafricanista del movimento di liberazione african american e al dibattito allora in atto tra i pacifisti di Martin Luther King e i radicali di Malcolm X. Nelle mani di Coogler, la voce forse più incisiva del nuovo cinema nero, il registro pop del fumetto originale si carica di tematiche...