Internazionale
«Portateli a casa». Inizia un nuovo giorno all’ombra della paura
Il fronte interno Arriva a Gerusalemme la Marcia per gli ostaggi, rassicurazioni dal gabinetto di guerra, Netanyahu promette un colloquio lunedì. Altre proteste si tengono, come ogni sabato sera, in varie località del Paese
La marcia per gli ostaggi partita arriva Gerusalemme davanti alla residenza di Netanyahu – foto Ansa
Il fronte interno Arriva a Gerusalemme la Marcia per gli ostaggi, rassicurazioni dal gabinetto di guerra, Netanyahu promette un colloquio lunedì. Altre proteste si tengono, come ogni sabato sera, in varie località del Paese
Pubblicato circa un anno faEdizione del 19 novembre 2023
Sarah ParenzoTEL AVIV
Dopo che alle 18 sono suonate nuovamente le sirene, venerdì sera le vie di Tel Aviv sono quasi deserte. Un gruppo di giovani appena usciti dalla sinagoga conversa mentre si affretta a tornare a casa per la cena del sabato. «Non si può sacrificare un intero paese per 240 persone» dice M., israeliano sulla trentina che chiede di rimanere anonimo. «La priorità assoluta è quella di indebolire al massimo Hamas e assumere il controllo di Gaza, certamente speriamo di avere l’opportunità di riportare a casa anche gli ostaggi. Poi per garantire la sicurezza bisognerà cambiare linea e diventare più duri...