Politica

Porti e Libia, guerra (di parole) tra alleati

Porti e Libia, guerra (di parole) tra alleati

Scontro tra Lega e M5S Il leghista: «Di sicurezza e confini mi occupo io. Chi non è d’accordo venga in cdm»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 aprile 2019
E’ campagna elettorale: se non proprio parole al vento qualcosa di simile. Ma il rischio che la crisi libica degeneri rende più serio l’ennesimo duello a uso degli elettori tra i soci della maggioranza. E’ un botta e risposta inaugurato da Di Maio al quale replica subito, con toni più autoritari del solito, Salvini. L’oggetto del contendere è un po’ surreale: la chiusura dei porti per i rifugiati che dovrebbe decidere il ministro delle Infrastrutture Toninelli e che il collega degli Interni ha scippato con il beneplacito dell’intero governo, va inteso come misura temporanea o eterna? Quel che rende meno...

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