Internazionale
Povera Amazzonia, 113 impegni e nessun obiettivo
America latina Lo storico vertice degli otto paesi amazzonici si chiude con una dichiarazione vaga ma nessun obbligo in merito a deforestazione ed estrazionismo. Inascoltati gli appelli di indigeni e società civili
I leader dell’Organizzazione del trattato di cooperazione amazzonica dopo la firma della Dichiarazione di Belém – Ap/Eraldo Peres
America latina Lo storico vertice degli otto paesi amazzonici si chiude con una dichiarazione vaga ma nessun obbligo in merito a deforestazione ed estrazionismo. Inascoltati gli appelli di indigeni e società civili
Pubblicato più di un anno faEdizione del 10 agosto 2023
È un innocuo topolino quello che, tra dichiarazioni altisonanti e giusti reclami contro il neocolonialismo, è stato partorito dalla montagna del Vertice dell’Amazzonia, conclusosi ieri con un dialogo con i paesi e gli organismi invitati. La Dichiarazione di Belém, con i suoi 113 principi e impegni, è un capolavoro di genericità: non fissa alcun obiettivo concreto rispetto alla lotta alla deforestazione ed evita di stabilire qualunque restrizione a sfruttamento del petrolio, attività mineraria ed espansione della frontiera agricola. Così, sebbene la dichiarazione impegni gli otto paesi dell’Organizzazione del trattato di cooperazione amazzonica (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e...