Processare il nemico non è la giustizia globale
Protesta davanti alla Commissione Europea, abbattuta una statua della Giustizia – Ap
Commenti

Processare il nemico non è la giustizia globale

La Corte penale internazionale compie 20 anni La guerra ucraina dice che la logica giuridica è autorevole solo se si riafferma imparziale, altrimenti può essere usata come mera propaganda

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 10 giugno 2022
All’Aja si celebrano i primi venti anni della Corte penale internazionale (Cpi) mentre in Ucraina si continuano a commettere crimini di guerra. La documentazione delle atrocità non è mai stata così tempestiva e documentata, eppure i Paesi che hanno promosso il progetto della responsabilità penale individuale sono ben lungi dall’aver fornito un modello accettabile per tutto il mondo. Un soldatino russo di 21 anni, Vadim Shysimarin, è stato condannato all’ergastolo dal Tribunale di Kiev. Per aver ucciso un pensionato ucraino disarmato. Altri due soldati russi hanno subito analoghe condanne e altre ne seguiranno. Sull’altro fronte, due cittadini inglesi, Aiden Aslin...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi