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Processo telematico a rallentatore
In attesa di sapere chi sarà il prossimo guardasigilli, questa settimana ci tuffiamo nei dati, nei freddi numeri, nelle cifre nude e crude. E in particolare su un tema che […]
In attesa di sapere chi sarà il prossimo guardasigilli, questa settimana ci tuffiamo nei dati, nei freddi numeri, nelle cifre nude e crude. E in particolare su un tema che […]
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 20 febbraio 2014
In attesa di sapere chi sarà il prossimo guardasigilli, questa settimana ci tuffiamo nei dati, nei freddi numeri, nelle cifre nude e crude. E in particolare su un tema che provoca l’orticaria ai profani quale è il processo civile telematico, ovvero l’eliminazione della carta e dei relativi «faldoni» sostituiti via via da atti informatizzati. Ai medesimi profani va infatti ricordato che dal prossimo 30 giugno una buona parte del sistema processuale civile italiano dovrebbe essere trasferito completamente sul telematico. L’ostacolo principale al progetto è, ovviamente, la condizione di partenza: a che punto siamo, oggi? Che non si parta dal nulla...