Europa
Profughi, il posto a Tempelhof è solo su prenotazione
Germania Reportage dall’ex aeroporto, il più grande centro di accoglienza della capitale tedesca. È gestito da un'azienda privata. Quattro hangar dismessi “arredati” dall’esercito con letti a castello e pareti mobili. All’entrata i check-point filtrano gli ingressi
Bambini giocano in un hangar dell'ex aeroporto Tempelhof di Berlino – Reuters
Germania Reportage dall’ex aeroporto, il più grande centro di accoglienza della capitale tedesca. È gestito da un'azienda privata. Quattro hangar dismessi “arredati” dall’esercito con letti a castello e pareti mobili. All’entrata i check-point filtrano gli ingressi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 13 maggio 2016
All’epoca del Terzo Reich era l’avveniristico aeroporto della Germania nazista. Ai tempi della guerra fredda il “pilone” del ponte aereo americano che piegò l’assedio dei russi a Berlino. Nell’era di Angela Merkel, l’ex aeroporto di Tempelhof è il più grande centro-profughi della capitale. Un edificio (a forma di mezzaluna) comunque contemporaneo e di rappresentanza: della «politica di benvenuto» del governo; della gestione sussidiaria del flusso dei migranti, esattamente come in Italia; dei limiti strutturali nell’accoglienza senza l’integrazione. Quattro hangar dismessi “arredati” con letti a castello e pareti mobili dall’esercito tedesco. Da ottobre sono affidati a Tamaja, un’azienda privata. Gestisce la...