Europa
Pugno duro della Baviera, al via i «centri di ancoraggio»
Germania Operativi sette «Ankerzentren» per la detenzione dei profughi in attesa dell’asilo. Previsti nel piano immigrazione del ministro dell'Interno Seehofer, ma anche nel contratto per la Groko
Il vecchio hot spot della città bavarese Zirndorf, in Germania – Daniel Peter - dapd
Germania Operativi sette «Ankerzentren» per la detenzione dei profughi in attesa dell’asilo. Previsti nel piano immigrazione del ministro dell'Interno Seehofer, ma anche nel contratto per la Groko
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 2 agosto 2018
Sebastiano Canetta BERLINO
Previsti nel Migration-masterplan del ministro dell’Interno Horst Seehofer, ma anche sanciti dal contratto di coalizione del governo social-democristiano di Angela Merkel. Da ieri in Baviera sono ufficialmente in funzione i primi «centri di ancoraggio» (Ankerzentren) destinati alla detenzione dei profughi in attesa di essere selezionati per l’asilo o l’espulsione rapida. Sette strutture collaudate in grado di “accogliere” da 1.000 a 1.500 persone, operative a Bamberg, Regensburg, Schweinfurt, Donauwörth, Zirndorf e Deggendorf, grazie alla riconversione dei vecchi hotspot. Oltre a Manching, periferia di Ingolstadt, dove si staglia il nuovo «Centro per l’asilo e il rimpatrio»: l’Ufficio-migranti “in proprio” della Baviera, inaugurato...