Internazionale
Pugno duro di Netanyahu, la riforma della giustizia va avanti
Israele Il premier israeliano ieri sera ha posto termine al dissenso del ministro della difesa Gallant. Poi ha annunciato che, incurante del conflitto di interessi, sarà parte attiva nel processo di approvazione della riforma.
Israele Il premier israeliano ieri sera ha posto termine al dissenso del ministro della difesa Gallant. Poi ha annunciato che, incurante del conflitto di interessi, sarà parte attiva nel processo di approvazione della riforma.
Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 marzo 2023
Michele GiorgioGERUSALEMME
Come un rullo compressore Benyamin Netanyahu ieri sera, durante un faccia a faccia carico di tensione, ha imposto il silenzio al ministro della difesa Yoav Gallant spegnendo una delle rare voci nel suo partito, il Likud, che si sono levate a favore di uno stop o almeno di un compromesso sul progetto di riforma giudiziaria avviata alla Knesset dal governo di estrema destra religiosa in carica da meno di tre mesi. Gallant che aveva chiesto di una riflessione di fronte ai riflessi negativi che la spaccatura nel paese sta avendo sulle Forze armate. E aveva minacciato le dimissioni. Invece dopo...