Quando la Germania ritrovò la memoria guardandosi allo specchio
Intervista Parla la scrittrice e sceneggiatrice tedesca Annette Hess che ha pubblicato «L’interprete» per Neri Pozza, un romanzo che ricostruisce il clima del «processo di Auschwitz», il primo celebrato da tedeschi contro tedeschi, inaugurato a Francoforte nel dicembre del 1963. Attraverso la giovane Eva che traduce dal polacco le testimonianze dei sopravissuti, si farà largo la verità. «La società tedesca di quel periodo aveva cancellato nei fatti dal dibattito pubblico ogni riferimento al nazionalsocialismo, alla guerra e all'Olocausto. Quel processo cambiò tutto. Per sempre»
Intervista Parla la scrittrice e sceneggiatrice tedesca Annette Hess che ha pubblicato «L’interprete» per Neri Pozza, un romanzo che ricostruisce il clima del «processo di Auschwitz», il primo celebrato da tedeschi contro tedeschi, inaugurato a Francoforte nel dicembre del 1963. Attraverso la giovane Eva che traduce dal polacco le testimonianze dei sopravissuti, si farà largo la verità. «La società tedesca di quel periodo aveva cancellato nei fatti dal dibattito pubblico ogni riferimento al nazionalsocialismo, alla guerra e all'Olocausto. Quel processo cambiò tutto. Per sempre»