Visioni
Quando la musica sposa il teatro
Concerti Al Fast Forward Festival virtuosismi contemporanei in una curiosa contaminazione. Tra gli eventi «Blank Out», opera di eleganza sonora e visiva. In «Empty moves» le provocazioni del coreografo Preljocaj
una scena di Blank Out di Michel van der Aa
Concerti Al Fast Forward Festival virtuosismi contemporanei in una curiosa contaminazione. Tra gli eventi «Blank Out», opera di eleganza sonora e visiva. In «Empty moves» le provocazioni del coreografo Preljocaj
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 giugno 2016
Mario GambaROMA
Ci sono delle volte in cui la musica vuole a tutti i costi diventare teatro. Rinunciare alla sua meravigliosa autonomia, alla sua preziosa astrattezza, e sposare la rappresentazione. Non pensa di avere un corpo in quanto insieme di suoni e cerca un corpo nelle movenze, nei racconti (anche surreali), insomma nel teatro. Ne nascono prodotti artistici curiosi. Come quelli del Fast Forward Festival, rassegna di musica teatrale già storica per Roma. Al Teatro Nazionale chiusura il 7 giugno (replica il 9) con Proserpina di Wolfgang Rihm. Melodramma convenzionale? Sì. Musica penitenziale? Sì. Partitura e regia tutto un cliché? Sì. Una...