Cultura

Quando la «Storia maggiore» irrompe nell’album di famiglia

Un'immagine dal film "Buongiorno notte" di Marco BellocchioUn'immagine dal film "Buongiorno notte" di Marco Bellocchio

Anni Settanta «La linea del silenzio», il romanzo di Gianluca Peciola, per Solferino. Gianluca scoprirà che la Laura dei compleanni e delle gite allo zoo, degli abbracci e delle parole, è anche una sconosciuta, una delle Br. «I bambini non respirano in equilibrio sulla soglia tra il bene e il male». Da quel momento la vicenda di Gianluca sarà anche un corpo a corpo con la «storia maggiore», con l’epoca, ma pure con i misteri della sua famiglia e con l’ingresso della sua generazione in una dimensione politica che doveva fare i conti con un album di famiglia intricato

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 10 luglio 2024
Quando Rossana Rossanda, leggendo le carte delle Br, scoprì di «sfogliare l’album di famiglia», Gianluca aveva otto anni e non poteva immaginare che sarebbe toccato proprio a lui «impaginare» quell’album con i relativi grovigli politici e personali. Era marzo 1978, a pochi giorni dal rapimento di Aldo Moro, quando la fondatrice del manifesto scrisse quel celebre articolo su cui sarebbe stato detto tutto e il suo contrario. Nel frattempo una generazione politica si trovava a fare i conti con l’opzione della lotta armata che avrebbe squassato le vite e le traiettorie di collettivi, organizzazioni, famiglie da lì e per i...

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