Cultura
Quando l’eredità sovversiva sta nel ripensare la rivolta
SESSANTOTTO A proposito delle «celebrazioni» francesi sui 50 anni del ’68, le contraddizioni del presente e della politica. Intervista con lo storico Xavier Vigna, docente all’università di Bourgogne
Una foto di Michel Cabaud sul maggio '68 a Parigi
SESSANTOTTO A proposito delle «celebrazioni» francesi sui 50 anni del ’68, le contraddizioni del presente e della politica. Intervista con lo storico Xavier Vigna, docente all’università di Bourgogne
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 18 febbraio 2018
Cinquant’anni fa un movimento di contestazione politica, sociale e culturale ha scosso la Francia e il mondo occidentale. Oggi si preparano le celebrazioni per ricordare quel momento di svolta. Ma cosa si celebra, mezzo secolo dopo, cosa ha in comune il nostro mondo con la società di allora? Ne parliamo con il giovane storico Xavier Vigna, professore di storia contemporanea all’università della Bourgogne, autore, tra l’altro, di L’insubordination ouvrière dans les années 68. Essai d’histoire politique des usines (Presses universitaires de Rennes), specialista della storia operaia (L’esprit et l’effroi. Luttes d’écritures et luttes de classe en France au XXe siècle,...