Lavoro
Quando l’occupazione è un «Puzzle» di vite moderne
Casa «Non chiamatela emergenza, piuttosto esigenza abitativa» Nel popolo degli occupanti è in atto una mutazione, negli ultimi anni
Murales all’ingresso di «Puzzle», l’occupazione del Tufello, a Roma
Casa «Non chiamatela emergenza, piuttosto esigenza abitativa» Nel popolo degli occupanti è in atto una mutazione, negli ultimi anni
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 17 settembre 2017
Giuliano SantoroROMA
Scordatevi le facce pasoliniane delle borgate e le masse sottoproletarie dei senza casa. O meglio, mescolatele alla nuova composizione sociale delle nostre città, ai nuovi poveri del precariato cognitivo. Da questo incrocio non sempre idilliaco ma dettato dalle condizioni materiali nasce il popolo degli occupanti di case a Roma negli ultimi anni. Se non si prende atto di questa mutazione, ad esempio, non si riesce a concepire un posto come Metropoliz, ex salumificio Fiorucci occupato in fondo alla via Prenestina che è al tempo stesso grande museo spontaneo di street art e dimora per rom e migranti (si può vedere...