Italia
Il ricordo di Bartolo: «Quei bambini vestiti a festa perché erano arrivati in Europa»
La memoria morta Il medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, ha ancora negli occhi il giorno del tragico naufragio di sei anni fa in cui morirono 368 migranti
Commemorazione per la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, al centro gli scampati al naufragio; in basso Pietro Bartolo – Ansa e LaPresse
La memoria morta Il medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, ha ancora negli occhi il giorno del tragico naufragio di sei anni fa in cui morirono 368 migranti
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 3 ottobre 2019
«Quello che ricordo di quella notte è che non vorrei ricordare proprio niente». Pietro Bartolo ha ancora ben vivo negli occhi l’orrore del naufragio di Lampedusa che costò la vita a 368 migranti, quasi tutti eritrei. Nei 30 anni passati come medico al poliambulatorio dell’isola siciliana (cominciò nel 1988) ha visitato e curato decine di migliaia di migranti. Era lì anche il 3 ottobre del 2013, quando un barcone con oltre 500 uomini, donne e bambini prese fuoco e si rovesciò a pochi metri dal porto. «So già che domani (oggi, ndr) sarà una giornata terribile», dice da Bruxelles dove...