Politica

Quella scissione «alla livornese»

Quella scissione «alla livornese»Napoli. – Archivio

PCI Bordiga più di altri sottovalutò il fascismo, respinse l’invito dell’Internazionale a cercare l’unità con i socialisti, impedì ai militanti comunisti di unirsi agli Arditi del Popolo, che intendevano combattere gli squadristi con le armi

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 21 gennaio 2021
Il Partito comunista d’Italia – come inizialmente si chiamò il Pci, a significare che voleva essere una sezione dell’Internazionale comunista sorta a Mosca nel 1919 – ha la sua genesi nella Rivoluzione d’Ottobre e dunque nella Prima guerra mondiale, senza la quale la Rivoluzione russa non ci sarebbe stata, né si sarebbe determinata in Italia una situazione per molti versi esplosiva. Dopo la Grande guerra, infatti, gli equilibri sociali e politici erano cambiati. I sacrifici patiti durante il conflitto, le promesse non mantenute (soprattutto quelle fatte ai contadini mandati in trincea), il calo dei salari reali degli operai, l’esempio e...

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