Cultura

«Questa tela lacerata che siamo diventati»

«Questa tela lacerata che siamo diventati»Rossana Rossanda, foto di Marcello Mencarini

Incontri cruciali con il secolo scorso All’inizio degli anni ’80 Rossana parla attraverso i suoi libri. Per raccontare in forma letteraria, nuove urgenze politiche e di vita. E diventa centrale l’interrogazione dell’io. La nuova scrittura che ne nasceva, sul finire degli anni settanta, era partorita dall’incontro con il movimento delle donne

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 settembre 2021
«Il 1977 è lo spartiacque», dice Lucio Magri. Rossana Rossanda è meno esplicita, ma le sue iniziative, i suoi interlocutori e i suoi libri parlano per lei: Le altre, Anche per me. Donna, persona, memoria dal 1973 al 1986, La vita breve, La perdita, Questo corpo che mi abita. Libri in cui una lucida coscienza si coniuga con la passione, il discorso autobiografico con le problematiche politiche e l’esigenza di teoria. Testimoni di una continua interrogazione, del mondo, di se stessa e della vita, capace di trovare sempre nuove voci, parole e forme di scrittura per arrivare agli altri. E...

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