Che dire, se non che mi trovo completamente d’accordo con il mio coetaneo comunista tedesco-israeliano Moshe Zuckermann e con la sua analisi finalmente obbiettiva delle ragioni del conflitto israelo-palestinese, iniziato, come lui stesso dice, con la nascita stessa dello stato d’Israele 75 anni fa nel 1948?
L’unico punto di dissenso è il giudizio sul sionismo, se sia stato o meno fin dall’inizio nell’immediato secondo dopoguerra, un movimento sostanzialmente colonialista e imperialista come io credo, oltre che caratterizzato da una forte spinta nazionalista etnico-religiosa e costituente.
Credo proprio che la lotta politica contro le forti spinte sioniste (colonialiste) tutt’ora presenti nella cultura e nella società israeliana, come dall’altra parte la lotta contro le tendenze integraliste islamiche, siano le premesse necessarie per porre le basi della convivenza pacifica nella regione medio orientale.