Politica
Radio Radicale, il M5S salva il passato. Non il futuro
Pluralismo mediatico Approvata al Senato una mozione di maggioranza. Il sottosegretario Vito Crimi apre uno spiraglio: fondi per l’archivio e riforma del settore. Ma niente proroga
Massimo Bordin durante la rassegna stampa mattutina di Radio Radicale
Pluralismo mediatico Approvata al Senato una mozione di maggioranza. Il sottosegretario Vito Crimi apre uno spiraglio: fondi per l’archivio e riforma del settore. Ma niente proroga
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 giugno 2019
L’ostracismo esibito contro Radio Radicale e contro il pluralismo mediatico evidentemente non paga. Deve averlo capito pure il sottosegretario pentastellato con delega all’Editoria, Vito Crimi, che ieri in Senato ha brigato a lungo con una parte dei suoi e con gli alleati di governo per mantenere la posizione intransigente di cui si era fatto baluardo. Ma poi, facendo onore al proprio incarico, ha aperto un sia pur «minimo e confuso spiraglio» (come l’ha definito la senatrice di Leu, Loredana De Petris), presentando una mozione insieme alla Lega (e soprattutto riformulandola in modo più favorevole a Radio Radicale, come chiesto dall’opposizione)....