Internazionale
Raid e fame, a Gaza è un giorno come un altro
Il veto strappato Dopo la risoluzione Onu, escalation di bombardamenti su Rafah. Trenta uccisi accanto allo Shifa. Tel Aviv lascia il negoziato a Doha. Dodici palestinesi muoiono affogati: cercavano di recuperare i pacchi di aiuti lanciati dal cielo. Altri sei morti nella calca per procurarsi un po’ di cibo
Gli aiuti umanitari paracadutati dal cielo sulle rovine di Gaza City – Ap/Mahmoud Essa
Il veto strappato Dopo la risoluzione Onu, escalation di bombardamenti su Rafah. Trenta uccisi accanto allo Shifa. Tel Aviv lascia il negoziato a Doha. Dodici palestinesi muoiono affogati: cercavano di recuperare i pacchi di aiuti lanciati dal cielo. Altri sei morti nella calca per procurarsi un po’ di cibo
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 27 marzo 2024
«Sono passate 24 ore dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede un immediato cessate il fuoco durante il mese di Ramadan e quello che vediamo sul terreno è l’esatto opposto di quello che domanda la risoluzione». Così ieri Hani Mahmoud, corrispondente di al Jazeera da Rafah, descriveva l’escalation di attacchi sulla città all’estremo sud di Gaza, rifugio oggi a 1,5 milioni di sfollati palestinesi. RAID AEREI, blocco degli aiuti e minacce di avanzare via terra su Rafah, questo il resoconto in breve della giornata di ieri. Che ha continuato a ruotare intorno alla storica astensione statunitense. Un «errore...