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Razzismo e diseguaglianze, i due fili della rabbia
American Drem Tutte le rilevazioni mostravano che gli afroamericani erano i più colpiti dal contagio (anche nelle carceri, dove sono la stragrande maggioranza) e a molti di loro è sembrato che parte di quel disinteresse fosse dovuto al fatto che «intanto sono soprattutto loro che se ne vanno».
American Drem Tutte le rilevazioni mostravano che gli afroamericani erano i più colpiti dal contagio (anche nelle carceri, dove sono la stragrande maggioranza) e a molti di loro è sembrato che parte di quel disinteresse fosse dovuto al fatto che «intanto sono soprattutto loro che se ne vanno».
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 31 maggio 2020
La sollevazione è generale. Violenta e non violenta, afroamericana e non, di uomini e donne. La protesta è condivisa, la rabbia non è la stessa per tutti. Perché i due fili che si intrecciano sono soprattutto la rabbia per il ripetersi degli omicidi di afroamericani e l’esasperazione per una condizione sociale precipitata drammaticamente negli ultimi mesi. Anche i modi sono sempre gli stessi: a terra con un ginocchio sul collo – George Floyd a Minneapolis nel 2020 come Eric Garner a New York nel 2014 – o colpi d’arma da fuoco, come il giovane Ahmaud Arbery che si diverte correndo...