Lavoro

«Reddito di cittadinanza», lavoratori e poveri sotto controllo

«Reddito di cittadinanza», lavoratori e poveri sotto controlloLa conferenza stampa a Palazzo Chigi – LaPresse

Workfare all'italiana Il Consiglio dei ministri vara un «reddito di cittadinanza». Primi passi da aprile. Le prime stime: in media 390 euro a famiglia. Platea potenziale: circa 5 milioni di poveri. Esclusi gli stranieri che risiedono in Italia da meno di 10 anni. Di Maio: chi percepirà il sussidio "avrà un faro acceso su di sé". La soddisfazione di un esecutivo ignaro delle conseguenze prodotte dal «workfare», basato su misure paragonabili, in paesi come il Regno unito

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 18 gennaio 2019
Dicono di volere «abolire la povertà», trasformeranno una quota variabile di «poveri assoluti» in lavoratori «occupabili» e in veicoli di sgravi fiscali per aziende in cambio di assunzioni perlopiù precarie. Nell’epoca in cui c’è meno lavoro, e quello che c’è è precario, il sussidio vincolato a otto ore di lavoro gratuito a settimana per 18 mesi, alla formazione-riqualificazione obbligatoria e agli incentivi alle imprese per assumere persone con un reddito Isee inferiore a 9.360 euro annui – il «reddito di cittadinanza» deliberato ieri dal consiglio dei ministri – servirà a governare la mobilità di una platea potenziale di quasi cinque...

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