Lavoro

«Reddito di cittadinanza», un sussidio a tempo fondato sul sospetto

«Reddito di cittadinanza», un sussidio a tempo fondato sul sospettoIl ministro Luigi Di Maio «scopre» la prima carta del «reddito di cittadinanza» – LaPresse

Workfare all'italiana Breve storia di un provvedimento peggiorato da Lega e Cinque Stelle per rispondere alle critiche per lo più infondate con il populismo penale e la xenofobia elettorale. Due i casi limite: fino a sei anni di carcere per le dichiarazioni false, sanzione più grave rispetto a un atto realizzato da un pubblico ufficiale. L'esclusione degli stranieri extra-comunitari residenti in Italia da meno di dieci anni

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 marzo 2019
Nella breve storia del sussidio impropriamente definito «reddito di cittadinanza» sono emerse due rappresentazioni della povertà: la prima è quella del sospetto verso i «fannulloni» e i «divanisti» («cittadini parassitari», li chiamano i vescovi della Cei) che approfitteranno di una misura calcolata sulla differenza tra 780 euro e il patrimonio in loro possesso. La seconda è quella del paternalismo di uno Stato «etico» che promette di «fare bene dei poveri», «investire sulla felicità degli italiani» e controllerà consumi e comportamenti attraverso piattaforme digitali, obbligandoli a lavorare fino a 16 ore a settimana per i comuni e a trasformarsi in veicoli...

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