Internazionale
Referendum per l’annessione, si vota casa per casa con la scorta armata
Il pugno di Mosca Per «ragioni di sicurezza» da ieri scrutatori e agenti bussano alla porta nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. A Izyum intanto sono terminate le riesumazioni: su 436 corpi, il 90% presenta segni di violenza. E in 30 sono stati torturati
Luhansk, un membro delle forze separatiste filorusse vota in un seggio riservato ai militari – Ap
Il pugno di Mosca Per «ragioni di sicurezza» da ieri scrutatori e agenti bussano alla porta nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. A Izyum intanto sono terminate le riesumazioni: su 436 corpi, il 90% presenta segni di violenza. E in 30 sono stati torturati
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 24 settembre 2022
Sabato AngieriKHARKIV
«Non avete paura che se i referendum nei territori occupati dall’esercito russo dovessero passare la situazione peggiorerà ulteriormente?» chiedo a un gruppo di militari in disparte nei pressi delle fosse comuni di Izyum. «Non cambierà proprio nulla – rispondono quasi all’unisono -, si tratta solo dell’ennesima buffonata di Putin». Eppure ieri le «votazioni» sono iniziate. E le virgolette sono d’obbligo perché, come hanno spiegato le agenzie russe Tass e Ria Novosti, fino al 26 settembre si terranno direttamente nelle case dei cittadini «per motivi di sicurezza»; l’ultimo giorno utile, il 27, i residenti dovranno recarsi ai seggi elettorali. Nella pratica...