Internazionale

Retata contro gli accademici, Erdogan zittisce ogni critica

Retata contro gli accademici, Erdogan zittisce ogni criticaL'Università di Kocaeli, dove lavorano 15 dei professori arrestati – Reuters

Turchia Schiaffo di Ankara alla libertà di espressione: in manette 18 professori universitari accusati di "propaganda terroristica" per aver chiesto la fine della campagna militare contro il Kurdistan. Silenzio di Nato e Ue

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 gennaio 2016
«Non saremo complici di questo crimine». Questa la dichiarazione, firmata da 1.128 accademici di tutto il mondo, che è costata l’arresto a 18 professori turchi. Chiedevano lo stop della brutale campagna militare contro il Kurdistan turco che ha ucciso oltre 160 civili. Alla chiamata di Erdogan (che aveva duramente attaccato la petizione turca e internazionale contro l’operazione militare) la macchina della repressione di Stato ha risposto subito: la procura di Istanbul ha aperto un fascicolo contro oltre 130 accademici per violazione dell’articolo 301 del codice penale e ieri sono arrivati i primi arresti. Una retata senza precedenti. Dietro le sbarre...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi