Politica
Richiedenti asilo in gabbia, il governo ci riprova
Mediterraneo Lavori in corso per una nuova struttura a Porto Empedocle. Stavolta sarà competente il tribunale di Palermo invece di quello catanese. Amnesty lancia l’allarme: «A Samos, in Grecia, il futuro della detenzione Ue»
Il centro di Pozzallo – Ansa
Mediterraneo Lavori in corso per una nuova struttura a Porto Empedocle. Stavolta sarà competente il tribunale di Palermo invece di quello catanese. Amnesty lancia l’allarme: «A Samos, in Grecia, il futuro della detenzione Ue»
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 31 luglio 2024
Il governo Meloni ci riprova a Porto Empedocle. È qui che vuole detenere i richiedenti asilo, almeno quelli provenienti dai cosiddetti «paesi sicuri». Ai quali si possono applicare le procedure accelerate di frontiera: un iter più rapido della domanda di protezione, perché con meno garanzie e diritti, che secondo il decreto Cutro dovrebbe svolgersi dietro le sbarre. Il primo tentativo di introdurre questa nuova forma di privazione della libertà personale, che anticipa il dettato del Patto europeo su migrazione e asilo, risale allo scorso anno. In quell’occasione andò a sbattere contro 19 ordinanze del tribunale di Catania relative al centro...