Internazionale

Rimosso il giudice del porto, Beirut teme l’insabbiamento

Rimosso il giudice del porto, Beirut teme l’insabbiamentoPresidio davanti al parlamento libanese dei parenti delle vittime dell’esplosione al porto di Beirut – Ap

Libano Il cambio a soli sei mesi dall’incarico e i primi rinvii a giudizio eccellenti per l’esplosione del 4 agosto. Intanto il Libano è sempre più povero e senza governo: è ancora gelo tra Hariri e Aoun

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 23 febbraio 2021
Che quello sull’esplosione al porto di Beirut diventasse un processo complicato non era cosa di difficile previsione. Ma la rimozione del giudice Fadi Sawan a soli sei mesi dall’incarico di indagare sui fatti che il 4 agosto scorso hanno provocato circa 200 morti, 7mila feriti, migliaia di sfollati e la distruzione di intere aree della capitale, contribuisce certamente a creare un nuovo cono d’ombra. Il capo della Corte di Cassazione al-Hajjar ha motivato la sua decisione di giovedì scorso asserendo che Sawan correva il rischio di essere poco oggettivo nelle sue valutazioni, essendo coinvolto emotivamente in prima persona poiché residente...

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