Internazionale
Risotto ticinese con Moni Ovadia e gli «alternativi»
Racconta Franco Cavalli che, quando un gruppo di militanti della sinistra ticinese chiese di far arrivare il manifesto pure nella Svizzera italiana, gli edicolanti imposero che quest’ultimi acquistassero gli invenduti […]
Racconta Franco Cavalli che, quando un gruppo di militanti della sinistra ticinese chiese di far arrivare il manifesto pure nella Svizzera italiana, gli edicolanti imposero che quest’ultimi acquistassero gli invenduti […]
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 4 febbraio 2020
Racconta Franco Cavalli che, quando un gruppo di militanti della sinistra ticinese chiese di far arrivare il manifesto pure nella Svizzera italiana, gli edicolanti imposero che quest’ultimi acquistassero gli invenduti perché, a loro parere, il quotidiano comunista non sarebbe andato a ruba. Andò a finire che il giornale vendette più copie del previsto, e da allora non se ne è più andato. Ci siamo tornati, un condirettore, un ex vicedirettore e un collaboratore d’eccellenza come Moni Ovadia, venerdì 31 a sera, per chiedere ascolto e sostegno in una delle cento cene di cui parliamo in questa pagina. Ospiti del Forum...