Internazionale
Ritirata russa da Kherson, ma Kiev non si fida
Ucraina Il «cannibale» Surovikin detta la linea al ministro Shoigu. Per la prima volta dall’inizio della guerra Mosca si dice preoccupata per le vite dei suoi soldati. Ipotesi trappola, cauti gli ucraini. E il Cremlino cambia anche strategia di comunicazione
Soldati dell’esercito russo sulla centrale piazza Svobody (Libertà) a Kherson – Ap
Ucraina Il «cannibale» Surovikin detta la linea al ministro Shoigu. Per la prima volta dall’inizio della guerra Mosca si dice preoccupata per le vite dei suoi soldati. Ipotesi trappola, cauti gli ucraini. E il Cremlino cambia anche strategia di comunicazione
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 10 novembre 2022
«Rapporto finito» dice il generale Surovikin al ministro della difesa Shoigu dopo aver richiesto la ritirata delle truppe russe dalla sponda occidentale del Dnipro a Kherson. Il quadro è peculiare, il neo-comandante delle forze congiunte russe in Ucraina, spiega al ministro più criticato di Mosca che è inutile restare oltre il Dnipro e il funzionario, solo alla sua scrivania ma circondato da alti ufficiali in uniforme, approva. La motivazione ufficiale la fornisce Surovikin stesso: «questo ci permetterà di preservare la vita dei nostri uomini e, in generale, l’efficienza operativa dei reparti che al momento difendono una piccola area sulla riva...