Visioni
Ritratto d’artista nella Germania postbellica fino alla caduta del muro
Al cinema «Opera senza autore» di Florian Henckel von Donnersmarck, indagine dell’identità tedesca attraverso il privilegiato punto di vista di un autore
Al cinema «Opera senza autore» di Florian Henckel von Donnersmarck, indagine dell’identità tedesca attraverso il privilegiato punto di vista di un autore
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 4 ottobre 2018
Dopo il pasticcio internazionale di The Tourist, Florian Henckel von Donnersmarck torna nella Germania post bellica dove ambienta un ritratto d’artista da giovane con segreto inconfessabile che vorrebbe rinnovare i successi, invero eccessivi, dell’esordio di Le vite degli altri. Con una narrazione che si sviluppa nell’arco di oltre trent’anni – dal nazismo alla caduta del muro – il film si misura con l’identità tedesca utilizzando il privilegiato punto di vista di un artista. È lo stesso obiettivo di Heimat 2, il capolavoro di Edgar Reitz, che però si rivela decisamente proibitivo per Henckel. L’antefatto si colloca negli anni trenta, quando...