Politica
Rivoluzione in Cgil: ai torinesi adesso la Tav non piace più
Il caso Sconfessata la linea nazionale: contrari soltanto gli edili. Bellono (Fiom): «Abbiamo convinto le altre categorie. Con la crisi, meglio piuttosto finanziare la cig. Ed è un messaggio a Chiamparino»
Val Susa, manifestazione No Tav
Il caso Sconfessata la linea nazionale: contrari soltanto gli edili. Bellono (Fiom): «Abbiamo convinto le altre categorie. Con la crisi, meglio piuttosto finanziare la cig. Ed è un messaggio a Chiamparino»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 marzo 2014
«La Cgil ritiene che occorra riconsiderare, valutando attentamente le prospettive dei volumi di movimentazione delle merci in ambito transnazionale, l’opportunità, la praticabilità e i relativi costi delle grandi opere previste, a partire dalle opere costose come la Tav». Con queste parole la Camera del Lavoro di Torino ha creato un terremoto nel fronte che da sempre sostiene la Torino-Lione. Funzione pubblica, bancari, metalmeccanici, comunicazioni e lavoratori della scuola hanno quindi fatto loro le tre parole che da sempre caratterizzano l’opposizione all’alta velocità: opportunità, praticabilità, costo. A opporsi invece sono stati gli edili della Fillea. Gli ultimi disastrosi dati sul traffico...