Internazionale

Rohingya alla deriva, Dacca li confina nell’isola-fluttuante

Rohingya alla deriva, Dacca li confina nell’isola-fluttuanteLa marina della Malesia detiene una barca di profughi rohingya a Langkawi – Ap

Bangladesh Dopo settimane in mare, respinti dalla Malesia, i rifugiati rinchiusi dal Bangladesh in un luogo «inadatto alla vita» dove il governo pensa di trasferire decine di migliaia di profughi dal Myanmar

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 6 maggio 2020
Dopo settimane alla deriva sono finiti nell’isola-penitenziario di Bhashan char. In quarantena. Sono 28 i Rohingya rimasti per settimane in mare, senza cibo né acqua sufficienti, respinti dal governo della Malesia e trasferiti sabato sera a Thengar char, o Bhashan char, che in lingua bengali significa «isola fluttuante»: un isolotto sperduto nel Golfo del Bengala su cui il governo del Bangladesh ha costruito in quasi due anni una vera e propria «città galleggiante». Destinata a ospitare 100mila dei circa 800mila Rohingya ospitati nei campi profughi del Bangladesh, nel distretto di Cox Bazar, l’isola di Thengar char è rimasta deserta fino...

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