Internazionale
Rohingya, ci risiamo. Presi tra due fuochi, torna lo «spettro della pulizia etnica»
Myanmar Sette anni dopo il grande esodo in Bangladesh, la minoranza islamica di nuovo sotto attacco. E stavolta deve guardarsi sia dalla giunta militare che dai ribelli. Nay San Lwin, cofondatore della Free Rohingya Coalition: «L’Arakan Army sta cercando di portare a termine il lavoro iniziato dall’esercito birmano»
Un villaggio rohingya colpito dall’Arakan Army nello stato birmano occidentale del Rakhine – X
Myanmar Sette anni dopo il grande esodo in Bangladesh, la minoranza islamica di nuovo sotto attacco. E stavolta deve guardarsi sia dalla giunta militare che dai ribelli. Nay San Lwin, cofondatore della Free Rohingya Coalition: «L’Arakan Army sta cercando di portare a termine il lavoro iniziato dall’esercito birmano»
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 14 agosto 2024
Venerdì scorso, nelle ore in cui a Dacca, la capitale del Bangladesh, il governo di transizione guidato da Muhammad Yunus prendeva i primi provvedimenti dopo la fuga all’estero della ex prima ministra Sheikh Hasina, nella parte sud-orientale del Paese centinaia di Rohingya fuggivano dal Myanmar ed entravano in Bangladesh. Replicando su scala ridotta quanto avvenuto nell’estate del 2017, quando 750.000 membri della minoranza musulmana furono costretti ad attraversare il confine a causa del tentato genocidio a opera di quei militari birmani che nel 2021 avrebbero preso il potere con un colpo di Stato. A DISTANZA DI 7 ANNI, i Rohingya...