Internazionale
Rojava si mette in comune
Kurdistan Dopo quasi sei anni di guerra civile, la regione kurda nel nord della Siria propone al paese e al Medio Oriente un modello economico alternativo. Dopo decenni in bilico tra marginalizzazione e spazi garantiti di attivismo politico, la teorizzazione di Abdullah Öcalan sfida il neoliberismo che imperversa nell’area
Combattenti kurde del Pkk in un campo militare in Iraq – LaPresse
Kurdistan Dopo quasi sei anni di guerra civile, la regione kurda nel nord della Siria propone al paese e al Medio Oriente un modello economico alternativo. Dopo decenni in bilico tra marginalizzazione e spazi garantiti di attivismo politico, la teorizzazione di Abdullah Öcalan sfida il neoliberismo che imperversa nell’area
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 5 febbraio 2017
Non è chiaro se l’idea avanzata dai russi di una piena autonomia per il Rojava incontri il favore, almeno parziale, di Damasco e del presidente Bashar Assad. In ogni caso i diritti del popolo kurdo restano una delle questioni più rilevanti tra quelle emerse nei quasi sei anni di guerra civile siriana. I vari attori regionali e internazionali, dagli Stati Uniti alla Turchia, l’hanno allineata ai loro interessi, escludendo intenzionalmente il governo siriano che pure è (e sarà) l’interlocutore principale dei rappresentanti del popolo kurdo in un ipotetico tavolo di negoziato sullo status futuro del Rojava. I kurdi, di fatto,...