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Roma, aspettando il Giubileo della… Speranza
Si è avviata una nuova cementificazione sparsa per l’immenso territorio urbano. Una rinascita? Sì, ma della città di albergatori, piattaforme airbnb e immobiliaristi. Impietoso il confronto con il «meraviglioso urbano» di Renato Nicolini: una città che coniugava il basso con l’alto, la grande storia con il moderno valorizzando luoghi abbandonati
Roma, l’ex-Mattatoio
Si è avviata una nuova cementificazione sparsa per l’immenso territorio urbano. Una rinascita? Sì, ma della città di albergatori, piattaforme airbnb e immobiliaristi. Impietoso il confronto con il «meraviglioso urbano» di Renato Nicolini: una città che coniugava il basso con l’alto, la grande storia con il moderno valorizzando luoghi abbandonati
Pubblicato circa un anno faEdizione del 20 settembre 2023
Da qualche tempo alla televisione appare un singolare annuncio pubblicitario. Si tratta di Venezia; si parla delle sue bellezze e alla fine si dice: se volete visitarla, prenotatevi. Come fosse un villaggio turistico, un albergo, o meglio, un museo. Paradossalmente l’annuncio dice il vero: perché se la città è diventata un museo, allora di prenotazione c’è bisogno, così come di pagarne l’ingresso. L’esempio sarà seguito da altre città? Per esempio Firenze e poi Roma o Napoli? E A PROPOSITO di Roma, sono da tempo i corso i preparativi per il Giubileo della Speranza del 2025 e, anzi, la città avanza...