Internazionale

Russiagate, il procuratore Mueller a caccia della «fabbrica dei troll» russi

Russiagate Nelle 37 pagine consegnate da Mueller, si legge che i russi hanno rubato l’identità a cittadini americani per spacciarsi come attivisti politici al fine di diffondere propaganda pro Trump

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 18 febbraio 2018
Il procuratore speciale Robert Mueller che conduce l’indagine sul Russiagate, ha formalmente incriminato le prime tredici persone, tutte russe, e tre società, inclusa la Internet Research Agency, con sede a San Pietroburgo e conosciuta come la «fabbrica dei troll». Nelle 37 pagine consegnate da Mueller, si legge che i russi hanno rubato l’identità a cittadini americani per spacciarsi come attivisti politici al fine di diffondere propaganda pro Trump, facendo leva su temi come immigrazione, islam e questioni razziali, investendo anche migliaia di dollari per acquistare server americani e spazi pubblicitari. Si parla di 1,25 milioni di dollari. Tra gli sforzi...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi