Internazionale
Salim Tamari: “Tel Aviv non farà concessioni”
La campagna "Cultura è libertà" Alla Casa internazionale delle donne, incontro a Roma con il Direttore dell'Istituto di studi palestinesi
Il campo libanese di Sabra e Chatila nel 1982
La campagna "Cultura è libertà" Alla Casa internazionale delle donne, incontro a Roma con il Direttore dell'Istituto di studi palestinesi
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 12 gennaio 2014
«Il massimo che gli israeliani sono disposti a concedere è meno del minimo di quel che i palestinesi sono disposti ad accettare», dice al manifesto l’intellettuale palestinese Salim Tamari, direttore dell’Istituto di Studi palestinesi, autore di importanti opere di sociologia politica, storia sociale e di studi sulle culture del Mediterraneo. Lo abbiamo incontrato alla Casa internazionale delle donne a Roma, ospite della campagna «Cultura è Libertà»: promossa per «sostenere e diffondere la ricchezza della cultura palestinese, la sua bellezza, la sua forza», tenace e viva nonostante l’occupazione israeliana. In sala, Isabella Camera d’Afflitto parla del «segno femminile nella cultura palestinese»,...